Il pennant è una figura di continuazione. Essa è simile al pattern bandiera sia nello sviluppo che nelle implicazioni, con la differenza che è più orizzontale ed è delimitato da due trendlines convergenti, invece che paralleli.
Un pennant è preceduta da un forte movimento dei prezzi, quasi verticale con alti volumi. Durante la sua formazione, invece, i volumi calano e all’interno della figura è possibile osservare piccole oscillazioni di prezzo su bassi volumi e di ampiezza decrescente, che danno origine ad un triangolo simmetrico. Il pennant si sviluppa in un arco di tempo ridotto, infatti ha una durata massima di alcune settimane e non di più.
La figura grafica del pennant si presenta molto corta e stretta ed è orizzontale o con un’inclinazione contraria al trend.
I target che possono essere individuati in relazione a tale figura sono due:
– Il primo è determinato proiettando l’ampiezza della base dal punto di breakout; tale target assume importanza minore, soprattutto considerando le dimensioni ridotte della figura;
– Il secondo si può ricavare proiettando, dal punto di breakout, una distanza equivalente a quella coperta dal movimento che ha preceduto la formazione del pennant.
Ciò fa sì che il pennant si concretizzi attorno alla metà del movimento complessivo, concedendo un discreto vantaggio operativo, infatti la temporanea fase di debolezza dei prezzi può essere sfruttata per entrare nel titolo o per incrementare la posizione già assunta in una fase precedente. Essendo una figura molto affidabile, un buon analista tecnico riesce a riconoscere il pennant e ad utilizzarlo a suo favore.